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Cancro al Seno, la Jolie ha smosso le donne


Articolo apparso sul Corriere della Sera -Bologna-

Dal Corriere della Sera del 2 gennaio 2018

L'attrice si sottopose alla mastectomia

«Cancro al seno, la Jolie

ha smosso le donne»

Dopo il caso di Angiolina Jolie, spiega la ricercatrice bolognese del Sant'Orsola, Daniela Turchetti , in una intervista alla Corriere della Sera , molte donne hanno chiesto il test genetico.

Se il test è positivo le donne sono inserite in un piano serrato di prevenzione

Ci sono geni che spiegano l'insorgenza di alcuni tumori.

Qμalche anno fa Angelina Jolie ne portò alla ribalta due, il_BRCA1 e e il_BRCA2 la cui mutazione accresce il rischio di sviluppare il tumore al seno e alle ovaie. Fece discutere

la sua drastica decisione di farsi asportare seni tube e ovaie per non correre il pericolo di ammalarsi . Ma portò anche centinaia di donne a cercare nel loro patrimonio genetico i due killer.

«Per noi c'è un prima e un dopo Angelina Jolie - ammette Daniela Turchetti ricercatrice universitaria dell'ambulatorio di genetica. oncologica del Sant'Orsola-. Da allora tante

persone vengono con l'aspettativa di fare test genetico. Ci sono donne molto

motivateche sono per Io più giovani e che hanno la mamma morta per tumore, che

decidono per la mastectomia. Sono tuttavia una minoranza la gran parte decide di sottoporsi a programmi di prevenzione serrati».

La mutazione genetica aumenta la percentuale di rischio di sviluppare un tumore.

il 5% delle pazienti con tumore al seno predisposizione genetica che arriva fin 20% in donne con tumore ovarico. «È · importante individuare le mutazioni genetiche

ché altri famigliari potrebbero averle -prosegue egue Turchetti-. In un'ottica preventiva

individuare la popolazione ad alto rischio consente interventi più mirati

l'identificazione di forme ereditarie consente di avere farmaci e terapie» personalizzate. Ogni anno il Sant'Orsola vede più di 500 nuove famiglievalutate per una predisposizione a un, tumoreche si aggiungono al migliaio già in carico dal 2002, quando è iniziata questa attività.

Sia il test che le consulenze genetiche sonoa carico del servizio sanitario regionale.

Quando si tratta di ricerche per malattie rarec'è l'esenzione totale dal ticket, per scelta precisadella nostra Regione. Il costo di produzio.ne di questi test si è molto abbassato in questi anni. Ormai l'Esoma, che è il sequenziamento

di tutti i geni, ha un costo di circa 6oo euro, dovuto alle spese per i materiali di consumo

come il reagente. Per sequenziare l'intero genoma di un individuo il sistema sanitario

spende meno di 3.000 euro. Bisogna pensare che il progetto mondiale sul Genoma umano

il primo sequenziamento totale realizzato nel 2003 da una rete di genetisti, costò quasi 2,5

miliardi di euro.

M.Ama

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